Maternità: diritti e tutele per le lavoratrici
Il congedo di maternità è un diritto riconosciuto alle lavoratrici in diversi settori, garantendo un'indennità economica durante il periodo di astensione obbligatoria o facoltativa dal lavoro. L’INPS fornisce un supporto economico alle lavoratrici dipendenti, autonome e iscritte alla Gestione Separata, con specifiche condizioni e requisiti per l’accesso al beneficio.
Maternità per lavoratrici dipendenti
Le lavoratrici dipendenti hanno diritto a un periodo di astensione obbligatoria dal lavoro, generalmente nei mesi precedenti e successivi al parto, durante il quale ricevono un’indennità economica sostitutiva della retribuzione.
Chi ne ha diritto?
- Lavoratrici con contratto attivo all’inizio del congedo (apprendiste, operaie, impiegate, dirigenti).
- Disoccupate o sospese da meno di 60 giorni prima dell’inizio del congedo.
- Disoccupate che percepiscono NASpI, mobilità o cassa integrazione.
- Lavoratrici con contratti speciali (agricole a tempo determinato, domestiche, a domicilio, LSU o APU).
Maternità per lavoratrici autonome
Le lavoratrici autonome possono richiedere un’indennità economica senza l’obbligo di interrompere l’attività lavorativa.
Chi ne ha diritto?
- Artigiane, commercianti, coltivatrici dirette, colone, mezzadre.
- Imprenditrici agricole e pescatrici autonome iscritte alla gestione INPS.
Maternità per lavoratrici iscritte alla gestione separata
Alle lavoratrici iscritte alla Gestione Separata, non coperte da altre forme previdenziali, spetta un’indennità per i due mesi antecedenti il parto e i cinque successivi, indipendentemente dall’effettiva astensione dal lavoro.
Chi ne ha diritto?
- Collaboratrici coordinate e continuative.
- Amministratrici, sindaci, revisori di società.
- Liberi professionisti, lavoratrici con assegni di ricerca e dottorande.
- Venditrici porta a porta, lavoratrici occasionali e altre categorie assimilate.
Documenti necessari per la richiesta
Maternità - Interdizione anticipata
- Documento d’identità e tessera sanitaria.
- Stato civile del richiedente.
- Busta paga.
- Certificato del ginecologo della ASL con epoca presunta del parto (E.P.P.).
- Provvedimento di interdizione anticipata convalidato dall’Ispettorato del Lavoro.
Maternità obbligatoria
Il RED deve essere presentato anche in caso di altre specifiche situazioni reddituali, come i redditi da lavoro dipendente all'estero o da rendite vitalizie erogate da Stati esteri.
Periodo ante parto
- Documento d’identità e tessera sanitaria.
- Stato civile del richiedente.
- Busta paga o attestazione di attività svolta per autonome.
- Certificato ginecologico ASL con E.P.P.
Periodo post parto
- Documento d’identità e tessera sanitaria.
- Stato civile del richiedente.
- Busta paga.
- Certificato di nascita del minore.
- Tessera sanitaria del minore.
Interdizione prorogata
- Documento d’identità e tessera sanitaria.
- Stato civile del richiedente.
- Busta paga.
- Certificato ginecologico ASL con E.P.P.
- Provvedimento di interdizione prorogata dell’Ispettorato del Lavoro o medico competente dell’azienda.